- Immaginario e adduzioni -
John M. Johansen
Omaggio a Piero della Francesca, 1962.

"In the late 1950s and 1960s, large abstract impressionist canvases
absorbed my interest. Oddly enough, some of these influenced by my studies
of Italian Renaissance painting. For Instance, In Homage to Piero della
Francesca /1962), I drew from the subject matter of a particular painting,
which I abstracted and painted upon the canvas when turned right side up,
upside down and sideways. Admittedly, in the process it lost certain qualities
of the master’s work, but it became a new painting in its own right". (John
M. Johansen, "A life in the continuum of Modern Architecture", l’Arcaedizioni,
1995).
"Come possiamo innescare una progettazione? Teoricamente dobbiamo porre
qualcosa, nel nostro sistema in equilibrio, capace di scatenare un processo
di trasformazione. Una volta attivato il processo, sarà possibile
controllarlo attraverso logiche progettuali. Se si trattasse di un problema
chimico, potremmo rappresentare questa prima operazione come quella dell’innesco
di una reazione. Essa si attua normalmente, ponendo un catalizzatore all’interno
della miscela di elementi chimici presenti nel sistema" (C. Soddu, E. Colabella,
"Il progetto ambientale di morfogenesi", Progetto Leonardo, 1992).
"Cosa avviene un’attimo dopo che una forma casuale, soggettiva o che,
comunque, non voleva essere determinante per il progetto, ha dato inizio
alle danze? Tutti gli elementi, sino ad allora diffusi uniformemente nello
spazio, mentale e senza tempo, del pre-progetto cominciano a guardarsi
intorno e collocarsi. La forma catalizzatrice li posiziona, li orienta
nello spazio e fornisce loro delle possibili direttrici di sviluppo" (C.
Soddu, E. Colabella, "Il progetto ambientale di morfogenesi", Progetto
Leonardo, 1992).
Rilettura soggettiva del dipinto come matrice geometrica
organizzativa:

AUMENTO DI COMPLESSITÀ DEL CATALIZZATORE:
"Fractal monoprint", John M. Johansen, 1994.

"When chaos theories became popular in the 1970s, I discovered the book
Fractal:
The Pattern of Chaos by John Briggs... I agree with Briggs that fractal
images represent, on a small scale, a view of ourselves and the universe
in wich all is interrelated and in a constant process of change – a holistic,
dynamic system called life!" (John M. Johansen, "A life in the continuum
of Modern Architecture", l’Arcaedizioni, 1995).
"...La geometria è senza dubbio uno degli strumenti più
efficaci, E’ sicuramente un’indicazione di come cresce una struttura complessa
prescindendo da indicazioni su che cosa debba contenere. E possiede un’ulteriore
vantaggio: prescinde dalla scala, o meglio, attua un controllo sul progressivo
passaggio da una scala all’altra, dalla totalità alla forma dei
singoli componenti... Un discorso a parte merita l’uso della geometria
frattale che, come simmetria/omotetia, è da sempre stata utilizzata
nell’architettura. La geometria frattale è, infatti, uno degli strumenti
di controllo classici del passaggio di scala, sia per ciò che riguarda
le forme naturali, sia per ciò che riguarda l’architettura di ogni
epoca e cultura. La geometria frattale simula e controlla il come (il come
è una costante della geometria) si passa da una scala all’altra,
le procedura da seguire" (C. Soddu, E. Colabella, "Il progetto ambientale
di morfogenesi", Progetto Leonardo, 1992).

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